Le truffe via e-mail, in particolare quelle legate ai falsi rimborsi fiscali, sono attualmente al centro dell’attenzione di tutti i media e della gendarmeria della Côte-d’Or. Da questi ultimi sono stati segnalati nuovi invii di queste email fraudolente. Poiché l’obiettivo dei criminali è quello di rubare il numero della tua carta di credito, puoi evitare il peggio seguendo i consigli menzionati in questo articolo.
Una tipica truffa online
Questo tipo di truffa online è ben nota: tutto inizia con una falsa email, presumibilmente proveniente dalle finanze pubbliche, che arriva nella tua casella di posta personale. E lo scopo è ottenere i tuoi dati bancari. In questo messaggio puoi leggere: “Buongiorno, dopo i calcoli finali per l’esercizio della tua attività, abbiamo stabilito che hai diritto a ricevere da noi un importo di…”
Il destinatario viene quindi invitato a fare clic su un collegamento che gli consentirà di accedere al modulo di rimborso. Si arriva quindi ad una pagina che imita abbastanza bene i codici del sito ufficiale impots.gouv.fr.
Non fare clic
Il tuo primo istinto dovrebbe essere quello di non cliccare sul link contenuto nell’e-mail! Dopo aver cliccato, alla vittima viene chiesto di inserire il proprio nome, data di nascita, dettagli di contatto e persino la propria password per accedere al proprio spazio personale. La truffa avviene quando il sito richiede il numero della carta bancaria della vittima, oltre alla data di scadenza e al crittogramma visivo. Bisogna assolutamente evitare di fornire queste informazioni, che sono anch’esse confidenziali e che il fisco non vi chiederebbe mai. Notiamo inoltre che questi sono gli elementi necessari per effettuare un acquisto online, il che lascia intuire le intenzioni dei soggetti dietro questa truffa.
Un altro consiglio: non fornire mai i tuoi dati personali! In caso di errore, chi ha fornito il proprio codice può opporsi.
Sapere come identificare
Questo è un metodo di pesca classico. Ma questo non ti impedisce di identificare la truffa! In effetti, le e-mail di questo tipo contengono nella maggior parte dei casi errori di ortografia, tipografici o di formulazione, che potrebbero già suscitare la tua curiosità sull’autenticità di questo messaggio. Inoltre, l’aspetto scadente del sito falso rivela già molto! Non esitare a dare un’occhiata all’indirizzo del sito se sembra strano e se si aprono altre schede e pagine.
Se in dubbio
Di fronte a questa situazione, Finanza Pubblica ricorda che “non ti viene mai chiesto il numero della carta bancaria per il pagamento di un’imposta o il rimborso di un credito d’imposta, né per completare i tuoi dati personali”.
Se hai dubbi sull’identità del mittente di un’e-mail (o di un messaggio postale) recante l’intestazione o la firma della Direzione generale delle finanze pubbliche, Ministero delle finanze e dei conti pubblici, non esitare a contattare la tua finanza pubblica centro.