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di Monica Caboni

Che cos’è il male di vivere bene? Secondo una visione capitalistica della società è la possibilità di vivere potendo comprare, oltre ai beni di prima necessità, anche quelli superflui che ci fanno illudere di condurre una vita migliore.

Il libro di cui ti parlo oggi è uscito a dicembre 2019 edito da Pathos Edizioni e mi è stato regalato dall’autore Samuele Roccatello.

È un libro molto ricco di informazioni: cause e conseguenze dei problemi ambientali ma anche soluzioni e idee creative per rispettare l’ambiente. È suddiviso in 9 capitoli a loro volta suddivisi in piccoli paragrafi. La lettura è molto scorrevole ma sconsiglio vivamente di leggerlo tutto d’un fiato, anche se probabilmente ti verrà la tentazione. Ti invito invece a leggerlo poco alla volta e di prenderti del tempo per ragionare su ciò che hai appena letto.

 

Visto il titolo, una persona potrebbe chiedersi: “chi è che non vorrebbe aumentare il proprio benessere?”, ma è proprio il significato che diamo a questa parola che è sbagliato! Confondiamo il benessere con la possibilità di comprare beni e servizi senza preoccuparci delle conseguenze. Se poter comprare senza limiti non ha ripercussioni disastrose sulle nostre tasche, quelle sull’ambiente, sulla salute umana e sulle disuguaglianze sociali sono ormai, più che evidenti.

Per questo motivo Samuele Roccatello ha deciso di intitolarlo così, spiegando nel dettaglio come questo modello di vita sia diventato, nel corso del tempo, insostenibile per il futuro del nostro Pianeta e dei suoi abitanti.

Ci sono tanti fattori che condizionano i nostri comportamenti, ad esempio, il fatto che misuriamo la crescita economica di un Paese con il PIL (Prodotto Interno Lordo), ci spinge a vivere in modo sempre più consumistico! Per non parlare poi della tentazione data dai bassi prezzi degli oggetti che compriamo, che escludono totalmente i danni ambientali provocati dalla loro produzione e dal loro uso e che difficilmente vengono quantificati in denaro.

L’autore ha scelto di non lamentarsi davanti alla crisi climatica e ambientale ma di reagire usando un’arma potentissima per condividere le sue conoscenze: la scrittura. Il libro termina con 10 consigli pratici da applicare fin da subito, perché anche tu puoi fare la differenza!

Le pagine sono ricche di riflessioni che ci spingono a farci domande sulle nostre azioni quotidiane e sul mondo che ci circonda e questo è sicuramente l’aspetto che ho apprezzato di più.

I temi trattati non sono banali e di alcuni di essi non si sente parlare spesso, come ad esempio il razzismo ambientale e lo slum tourism. C’è anche un intero capitolo dedicato all’energia e alle fonti energetiche.

 

Non si può parlare di sostenibilità senza parlare delle nostre abitudini alimentari ma, come ha ribadito Francesca Anelli l’altro giorno su Instagram, “sviluppare una sensibilità alle questioni ambientali è un esercizio alla complessità”. Per questo motivo, il capitolo che tratta questo argomento l’avrei reso un po’ più lungo e complesso, riportando anche esempi di articoli come quello di Deborah Piovan pubblicato su stradeonline.it AMBIENTE, SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ: PERCHÉ CI SERVONO GLI OGM (trovi il link a fine articolo).

 

Perché consiglio questo libro?

È sicuramente utile a tutte quelle persone che hanno bisogno di avere una panoramica generale sulle problematiche ambientali che stanno distruggendo il pianeta, dal fast fashion alla crisi idrica, ma anche alle persone che si ritengono già sensibili a questi argomenti, perché sono sicura che troveranno delle parti che le faranno riflettere e le stimoleranno a mettersi in discussione. Su Instagram, nelle storie, approfondisco i concetti che mi sono piaciuti di più, quindi se ancora non lo fai ti invito a seguire la pagina di impatto elettrico.

Al prossimo articolo,

Monica

Link utili

Canale YouTube dell’autore https://www.youtube.com/channel/UCiaPSq2yn6GuqnXBFshRQpA

Articolo di Deborah Piovan AMBIENTE, SVILUPPO E SOSTENIBILITÀ: PERCHÉ CI SERVONO GLI OGM https://www.stradeonline.it/scienza-e-razionalita/3810-ambiente-sviluppo-e-sostenibilita-perche-ci-servono-gli-ogm