La trattazione di un tema importante come quello dell’energia potrebbe sembrare alquanto riduttiva se si attenzionasse solo l’aspetto tecnico-scientifico. Mi sento in dovere di ricordare ed approfondire l’enorme ruolo che ha assunto nelle nostre vite e di come abbia radicalmentecambiato la storia delle persone.
Non è mia intenzione riportare notizie già presenti sul web, preferisco piuttosto condurre una ricerca molto personalizzata chiedendo direttamente a chi questo cambiamento l’ha vissuto in prima persona. Le mie fonti “originali” sono i nonni, con i loro ricordi cresciuti in un paesino rurale collocato a sud della Sicilia.
Gli abitanti conducevano una vita molto semplice all’inizio del secolo scorso, l’economia si basava principalmente sull’agricoltura. In assenza di servizi e di corrente la sera non appena il sole tramontava tutti si rifugiavano nelle loro case: le strade erano buie e pericolose soprattutto per le donne e i bambini, alcuni uomini potevano trattenersi e muoversi nel buio illuminando il cammino con il bagliore di un fiammifero acceso o di una sigaretta.
Nelle case mancavano gli elettrodomestici: i cibi andavano consumati subito o conservati attentamente in dispensa, per avere acqua fresca a portata di mano una bella “quartara” (vaso contenitore tipico del luogo) trasudante rigorosamente in terracotta, i vestiti si cucivano in casa con delle macchine azionate da un pedale, si lavavano a mano, e si stiravano con un pesantissimo ferro alimentato a carbone. Non c’era la televisione e per intrattenersi, la sera, la famiglia si riuniva attorno al fuoco ascoltando le storie dei più anziani.
Per l’illuminazione domestica si adoperavano le classiche candele in cera o delle ottime alternative “homemade” realizzate in piccoli contenitori di alluminio con del cotone imbevuto di olio, per un risultato più ottimale e per illuminare ambienti più ampi dei tubi di rame contenenti del petrolio da accendere.
In inverno, per potersi scaldare i più fortunati usufruivano del tepore di un caminetto alimentato dalla legna da ardere altrimenti si usavano “li brasceri”, come li chiamiamo noi in Sicilia, di forma emisferica con dentro carbone ardente.
L’idea può sembrare simpatica se pensiamo che le conversazioni avvenivano sotto ad una luce soffusa ma se proprio vogliamo essere fiscali viene da riflettere sui fumi di combustione inalati in quelle stanze molto spesso coincidenti con le camere da letto.
Può sembrare difficile immedesimarsi in queste realtà, eppure non parliamo di tempi così distanti. Ciononostante, la mia curiosità porta a chiedermi come abbiano fatto queste persone ad adattarsi a diversi stili di vita legati al repentino progresso tecnologico: sono proprio loro a incentivare ogni tipo di risparmio, forse per paura di perdere tutto quello che con fatica è stato conquistato nel tempo con attenzione e parsimonia si sono proiettati in un contesto a loro estraneo.
Cari lettori, mi piacerebbe conoscere le vostre storie a riguardo, se avete letto o sentito qualche racconto sugli stili di vita prima dell’avvento dell’Energia Elettrica nella realtà domestica scrivete nei commenti dei social, non vedo l’ora di leggerli!
Angelita